IL PARCHEGGIO

Novi Park

Attrezzature per la realizzazione degli scavi e delle armature del diaframma perimetrale del parcheggio. Le armature vengono inserite nello scavo perimetrale fino ad una profondità di quasi 18 metri (circa il doppio di quella della platea di fondazione del parcheggio).

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Immagine renderizzata dell’area dell’ex ippodromo: sulla superficie di copertura del parcheggio è stato realizzato il parco archeologico denominato Novi Ark. In primo piano, l’edificio dell’ex Foro Boario, ora sede della Facoltà di Economia e Commercio

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Pianta del livello –1 del parcheggio, con i due sistemi di accesso veicolare: quello in alto a sinistra connesso ad entrambi i livelli del parcheggio, quello in basso a destra col solo livello –1. Il collegamento tra i due livelli è assicurato dalle rampe sul lato destro.

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La rampa di ingresso e di uscita veicolare che collega Viale Fontanelli con il livello –1 del parcheggio Novi Park.

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Vista generale del cantiere, che mette in risalto le dimensioni dell’intervento (m 202 x 118).

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 In primo piano, la platea di fondazione con gli appoggi per l’inserimento dei pilastri prefabbricati. Sullo sfondo, una parte già assemblata degli elementi prefabbricati che compongono la struttura dell’edificio.

Il parcheggio interrato Novi Park a Modena è un’opera importante non solo per l’estensione dell’area di scavo e per il numero di posti auto (1.720, distribuiti su due livelli in un’area rettangolare delle dimensioni di m 202 x 118 che, con i suoi 23.800 mq, rende quest’intervento il più esteso parcheggio interrato realizzato in Italia), ma anche per la posizione e per gli interventi di riqualificazione della superficie e della sosta su strada.

Il parco Novi Sad (ex ippodromo e, prima ancora, piazza d’armi a ridosso dell’antica Cittadella modenese) rappresenta un’importante area di attestazione per l’accesso al centro storico di Modena.

L’impianto ha la tipica forma ad ellisse rettangolare degli ippodromi ed è fiancheggiato sul lato sud dagli edifici dell’ex Foro Boario, ora sede della Facoltà di Economia e Commercio, mentre sul lato nord è ancora presente l’edificio delle tribune dell’ex ippodromo cittadino, utilizzato per le corse al trotto e per gare motociclistiche tra il 1928 ed 1973.

Nell’anello esterno hanno attualmente luogo alcune attività commerciali ambulanti a carattere periodico, come il mercato dell’antiquariato, che si tiene il quarto week-end di ogni mese. La vasta area all’interno dell’anello – che si presentava in uno stato non ben definito, in parte a prato poco curato ed in parte a parco alberato irregolare – è sede (soprattutto durante la bella stagione) di spettacoli e di altre manifestazioni ricreative tra cui, fino al 2003, il noto evento musicale Pavarotti & Friends.

Tutta l’area è stata oggetto di un ampio intervento di riqualificazione che ha previsto, oltre alla realizzazione del parcheggio interrato nel sottosuolo della zona interna dell’ex ippodromo, la creazione di un parco archeologico sulla copertura del parcheggio, ben integrato nella restante superficie a verde, la messa a dimora di essenze arboree a complemento o in sostituzione di quelle esistenti lungo le fasce laterali e la realizzazione di una pista per attività sportive (corsa, jogging) lungo il bordo interno dell’anello asfaltato. L’intervento è stato completato con la sistemazione dell’asfaltatura sull’anello esterno (adattandolo anche a gare amatoriali), e la realizzazione lungo il perimetro interno dell’anello di impianti elettrici a servizio dei banchi del mercato ed un adeguato impianto di illuminazione pubblica.

Il parcheggio interrato è dotato di due accessi veicolari separati connessi con le principali direttrici di traffico verso il centro storico. Rispetto alla soluzione iniziale, che prevedeva un intervento a 3 livelli interrati distribuiti su una superficie più ridotta, è stata preferita la soluzione a 2 livelli soprattutto a causa della presenza a poca profondità di una falda acquifera che, nel caso di uno scavo più profondo, avrebbe comportato consistenti sottospinte idrauliche e conseguenti incrementi di costo per gli accorgimenti necessari a compensarle.

Il sistema di connessione veicolare interna tra i 2 livelli interrati è costituito da una rampa semiellittica posizionata sul lato est dell’edificio, costituita da due corsie separate, quella interna in salita e quella esterna in discesa, di larghezza pari a m 3,50 e pendenza massima del 16,50%. Tutte le corsie di manovra dell’area destinata alla sosta a rotazione pubblica sono a senso unico di marcia con larghezza pari a m 6,00. Gli stalli, di dimensioni standard di m 5,00 x 2,50, ed i box auto da cedere ai privati in diritto di superficie – situati all’interno di aree riservate – sono posizionati a 90° rispetto alle corsie di manovra.
L’organizzazione del layout interno dei piani è stata ottimizzata in modo da poter far fronte anche ad intensi flussi di traffico in ingresso o in uscita. Il livello –1 ha un’altezza sottosolaio pari a m 2,90 ed un’altezza libera utile di m 2,50, in modo da consentire l’ingresso e la sosta anche ai normali veicoli furgonati (come quelli degli ambulanti del mercato), ed al bus navetta che assicura il collegamento diretto col centro storico ogni 10 minuti. I bus navetta entrano nel primo livello interrato del parcheggio per raggiungere il punto di fermata ivi presente, percorrendo una corsia ad anello immediatamente adiacente al tunnel dell’ingresso est, libera da abbassamenti dovuti alla presenza di travi e dunque dotata di altezza utile pari a m 2,80÷2,90. La stessa altezza è ovviamente presente all’interno del tunnel est per tutta la sua lunghezza, tanto in ingresso quanto in uscita.

Sotto il profilo strutturale, è stata adottata una maglia di pilastri ortogonale, con luci prevalenti di circa m 7,50 x 8,50 (un pilastro ogni 3 posti auto). I pilastri sono stati posizionati ad un metro di distanza dal filo di confine tra le corsie di manovra e gli stalli adiacenti, in modo da ostacolare il meno possibile le manovre di parcheggio, e da non impedire l’apertura delle portiere dei veicoli parcheggiati, ed hanno sezione rettangolare, arrotondata sui lati corti, con dimensioni variabili in funzione del carico sopportato.

I diaframmi perimetrali sono in conglomerato cementizio armato gettato in opera, fino ad una profondità di circa 18 m (quasi il doppio della profondità di scavo). Sulla superficie del solaio di copertura è stata realizzata l’area a parco mediante riporto di terreno per colture di adeguato spessore. Le fondazioni sono costituite da una platea nervata di spessore variabile da 60 a 150 cm: all’interno delle nervature, previste in corrispondenza dei telai, sono stati ricavati gli innesti per l’alloggiamento dei pilastri prefabbricati. Lo spessore della fondazione è stato riempito con materiale arido compattato, al di sopra del quale è stato realizzato il pavimento del livello –2. Tale pacchetto garantisce il necessario zavorramento ai fini del contrasto delle spinte idrostatiche.

I due edifici di protezione degli accessi pedonali del parcheggio, le cui linee architettoniche e le cui finiture estetiche sono state studiate in modo da integrarsi gradevolmente nell’ambiente del parco, oltre a contenere gli ascensori e le scale di accesso a piani interrati, hanno al loro interno un info-point, ed un’area ristoro.

Il parcheggio Novi Park, entrato in funzione nel luglio 2012, è destinato anche a far fronte alle esigenze di sosta residenziale di quanti sono domiciliati all’interno della ZTL del centro storico e non dispongono di box o posto auto privato. Sono infatti stati realizzati 342 box e 58 posti auto da cedere in diritto di superficie per 99 anni ai residenti a prezzi vantaggiosi, secondo quanto concordato tra il Comune di Modena e la Società concessionaria. Per quanto riguarda i numerosi posti destinati alla sosta pubblica a rotazione, va segnalato anzitutto che la tariffa oraria diurna, pari a 0,90 euro, risulta più vantaggiosa rispetto a quella su strada nei viali della zona rossa, in modo da favorire l’occupazione del parcheggio anche in funzione sostitutiva della sosta su strada, come dovrebbe avvenire di norma per tutti gli interventi di questo tipo. La tariffa oraria notturna è di 0,30 euro. Vanno inoltre segnalate le particolari agevolazioni riservate a determinate categorie di utenti, come ad esempio la tariffa per gli studenti che dà diritto a sostare fino a 5 ore durante l’orario diurno al prezzo di 2 euro, oppure dalle 7 alle 20 al prezzo di 3 euro. Anche gli operatori con attività nella ZTL possono usufruire di abbonamenti vantaggiosi, come ad esempio un mensile da 26 euro che consente la sosta dalle 7 alle 14, dal lunedì al venerdì.

Novi Park

Lo spazio interno al livello –1, oltre a numerosi posti destinati ai disabili, prevede un percorso privo di ostacoli a soffitto per la circolazione del bus-navetta di collegamento diretto col centro storico.

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Rendering di uno dei due edifici contenenti gli accessi pedonali principali, il locale gestione e controllo, ed un bar-caffetteria.

Novi Park

All’interno del Novi Park, numerosi pannelli decorativi illustrano lo sviluppo motoristico della città di Modena, i mutamenti nel tempo dell’area dell’ex ippodromo con le varie attività connesse e le manifestazioni sportive o culturali che vi hanno avuto luogo.

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Dettaglio di un cavedio di aerazione e degli impianti di estrazione meccanizzata dell’aria

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La riqualificazione della superficie ha richiesto, oltre alla realizzazione del parco archeologico sulla copertura del parcheggio, l’impianto di nuove alberature, e la realizzazione di una nuova pista dotata di elementi di arredo urbano lungo tutto il perimetro dell’area.

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Il parcheggio è dotato di «posti rosa» riservati alle gestanti.

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Uno dei settori del grande parcheggio, ben riconoscibili tramite la colorazione dei pilastri, il sistema di numerazione e  la semplificazione dei percorsi di accesso.


IL PARCO ARCHEOLOGICO

Il parcheggio interrato Novi Park costituisce un esempio particolarmente rappresentativo di un intervento in cui gli elementi urbanistici ed archeologici sono stati ben interpretati nell’ambito di un’operazione divulgativa culturale di ampio respiro.

Le indagini archeologiche, condotte a più riprese in sede di progettazione, avevano fatto emergere la probabile presenza di reperti archeologici, che tuttavia si ritenevano limitati a manufatti in laterizio di epoca medievale o tardo romana. Invece l’estensione e la profondità dell’area di scavo ha permesso di riportare alla luce reperti di ben altra importanza: infatti è stato ritrovato, pressoché intatto, un tratto di strada romana basolata lungo 110 metri e largo 5÷6 m, con ancora ben evidenti i solchi lasciati dal passaggio dei carri.

Inoltre sono emersi i resti di un complesso rurale con una vasca circolare di circa 14 m di diametro risalente alla prima età imperiale, oltre ad un notevole numero di anfore di varie dimensioni e ad alcune urne funerarie.

La qualità e l’interesse dei reperti hanno indotto il Comune di Modena, le Soprintendenze e l’impresa concessionaria Modena Parcheggi a concordare una nuova soluzione per il parco di superficie, che ha portato alla realizzazione di un ampio museo archeologico open air all’interno dell’area a verde sulla copertura del parcheggio. Ora è dunque possibile passeggiare sulla strada romana, tra le urne funerarie ambientate nel verde, e visitare la vasca circolare ricostruita al livello del prato.

Il Novi Ark, come è stato ribattezzato il parco, prevede un percorso espositivo corredato da una serie di pannelli illustrativi sulla natura e sulla funzione dei reperti, sulla loro collocazione nell’ambito dell’evoluzione della struttura urbana di Modena, e sulle attività necessarie per il loro recupero, la classificazione e la conservazione. Si è venuto così a creare un nuovo polo di attrazione per i cittadini, il cui interesse storico e culturale si unisce alla più ampia possibilità di fruizione, dato che l’accesso al parco è completamente gratuito, 24 ore su 24.

Anche all’interno del parcheggio interrato è stata predisposta una sede espositiva adatta ad ospitare parte dei ritrovamenti archeologici. Nel loro insieme, le attività espositive sono correlate a quelle del vicino Museo civico archeologico. In alcuni tratti delle scale del parcheggio è inoltre possibile osservare i diversi strati di terreno che hanno segnato epoche importanti per la storia della città e che sono stati successivamente ricoperti dai depositi alluvionali.

La stampa ed i media cittadini hanno dato ampio risalto alle operazioni di scavo, al ritrovamento dei reperti ed alle soluzioni che adottate per la loro valorizzazione. Si è venuto così a creare un clima di attesa per l’inaugurazione dell’intervento e per la fruizione delle nuove opportunità offerte, che ha trasformato una certa resistenza iniziale da parte di alcuni settori della cittadinanza, i quali non vedevano di buon occhio la costruzione del nuovo parcheggio, in una valutazione positiva dell’intera operazione, percepita ora come vantaggiosa e meritoria per lo sviluppo culturale della città.

 

Nel corso degli scavi sono emersi abbondanti reperti archeologici, tra cui un tratto di strada romana, i cui singoli elementi sono stati prelevati e catalogati per la ricostruzione sulla superficie del Parco archeologico.

La strada romana ricostruita sulla superficie del Parco archeologico: sono ben evidenti i solchi dovuti al passaggio dei carri.

Dettaglio della numerazione riportata sui singoli ciottoli per la corretta ricostruzione della strada.

Il percorso della strada romana è fiancheggiato da lapidi e cippi funerari.

L’ampia vasca circolare faceva parte delle strutture di una fattoria, e probabilmente era utilizzata per l’allevamento ittico


Nel corso degli scavi sono state rinvenute diverse tombe di epoca romana, con resti umani. Tra i reperti di rilievo, sono emersi anche pozzi e cisterne per la raccolta dell’acqua.